Ci troviamo finalmente nell’estate del turismo in ripresa, si torna a viaggiare e lo si fa in maniera più consapevole e prudente. La pandemia, infatti, ci ha resi tutti più sensibili riguardo agli imprevisti e oggi la tutela in vista di viaggi all’estero diventa una priorità.
Dall’Europa agli Stati Uniti, ogni paese ha le sue regole. Le coperture sanitarie non sono garantite in tutto il mondo e se tra gli italiani la propensione a partire in sicurezza aumenta, districarsi tra le varie soluzioni prima di partire non è sempre facile. Occorre una buona dose di informazione sul tema che spesso e volentieri solo un professionista è in grado di fornire.
ll Ministero della Salute riferisce che in Italia si può godere del sistema di Mobilità Internazionale: un organismo che ha lo scopo di tutelare dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, chi si sposta, per turismo, lavoro e studio, all’interno dei Paesi con i quali non sono in vigore convenzioni e accordi di sicurezza sociale.
Paesi extra UE
In alcuni Paesi extra UE sono infatti in vigore accordi e convenzioni, ma nella maggior parte delle destinazioni internazionali non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale in caso di soggiorno per turismo. È inoltre esclusa la copertura delle prestazioni di pronto soccorso, quindi si consiglia di provvedere alla stipula di un’assicurazione sanitaria privata. Una polizza sanitaria consente anche l’accesso a strutture private, velocizzando così le cure e sottraendo meno giorni possibili alla vacanza.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti, invece, è obbligatorio avere un’assicurazione sanitaria. Come è noto, gli stessi cittadini americani devono provvedere a una copertura assicurativa piuttosto costosa (almeno 500.000 dollari) e a chi non è in possesso di un’assicurazione vengono garantite le cure solo in situazioni critiche, con conseguenti spese “accessorie” ed eventuali ricoveri piuttosto ingenti e a carico del privato. È così che curare un semplice infortunio potrebbe costare molto e influire in maniera significativa sul portafoglio.
Nel resto del mondo, invece, le regole sono varie. Soprattutto nei paesi orientali o esotici, dove l’assistenza medica è poco accessibile, la stipula di una polizza assicurativa prima di partire è quasi d’obbligo.
Qualsiasi sia la destinazione internazionale scelta, il nostro consiglio è innanzitutto quello di informarsi e di propendere per una polizza assicurativa base con copertura in tutto il mondo e un’assistenza telefonica h24 in italiano che indirizzi verso strutture convenzionate e verificate. Se si aggiunge anche la possibilità di godere di un indennizzo diretto, senza quindi dover anticipare somme di denaro importanti, ancora meglio. Partiremo sicuramente più sereni e pronti a goderci il tanto atteso viaggio.
Per scoprire tutti i nostri prodotti dedicati alla tutela dei viaggi all’estero CLICCA QUI.