Catastrofi naturali e protezione, ne avevamo già parlato e ora il tema sembra essere arrivato al Governo per una nuova manovra rivolta alle imprese.
Secondo quanto emerso dal recente Festival delle Assicurazioni, l’Italia è tra i Paesi con il minor numero di assicurati contro i danni causati da eventi naturali, con solo 5 case su 10 assicurate e l’81% degli edifici a rischio. Siamo una nazione che si tutela poco e l’aumento della frequenza di eventi atmosferici fuori dal comune sta aumentando la propensione di privati e imprese a investire in protezione.
A tal proposito, Dario Focarelli, Direttore Generale di Ania ha dichiarato «La consapevolezza sta cambiando. Sempre più persone credono che la protezione contro le catastrofi sia necessaria».
Ma veniamo alla manovra in vista. Il Governo ha pubblicato una bozza della legge di bilancio in cui compare l’obbligo per le aziende di stipulare una polizza contro gli eventi catastrofali entro il 2024. Questi contratti copriranno danni causati da eventi come terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. E potrebbe essere richiesto di assicurare terreni, fabbricati, attrezzature, impianti e macchinari. Non saranno invece assicurabili le imprese i cui beni immobili risultano gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste. Obiettivo della misura, limitare i costi dello Stato per gli interventi calamitosi che colpiscono il nostro Paese e che stanno aumentando sempre più, così da “garantire la sostenibilità della spesa pubblica e proteggere il tessuto economico e sociale del paese”.
Vedremo se verrà o meno messa in atto intanto, negli ultimi anni, anche il comparto assicurativo ha assistito a un drastico aumento di danni causati da eventi climatici con risvolti economici importanti a causa di una mancata copertura.
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