Abbiamo parlato più volte di quanto oggi il benessere aziendale valga più dello stipendio, soprattutto per le nuove generazioni. Lavorare in un ecosistema all’avanguardia che tuteli i dipendenti è ormai opinione condivisa da diverse aziende, che iniziano ad attivare strumenti di welfare per i propri lavoratori.
La strada per arrivare a un mondo del lavoro in cui tutte le aziende si adoperino per il wellbeing aziendale è ancora lunga e in Italia la maggior parte dei benefici aziendali messi in atto ad oggi è solo di tipo fiscale.
Uno studio di European House Ambrosetti, ha però fatto una stima di quanto potrebbe valere il benessere dei dipendenti.
Se tutti i lavoratori in Italia beneficiassero di strumenti di welfare si potrebbe ottenere un incremento della spesa delle aziende fino a 45,3 miliardi e un valore di mercato di 204 miliardi di euro. E dal canto loro i lavoratori mostrerebbero più fidelizzazione e coinvolgimento nello svolgere il proprio mestiere, grazie alla capacità dell’azienda di mettere in atto il cosiddetto corporate wellbeing.
Ma cosa si aspettano esattamente i lavoratori? I benefici fiscali di cui abbiamo parlato sopra oggi non sono sufficienti. E secondo i dati, l’80% dei lavoratori intervistati si aspetta dalla propria azienda “misure di benessere più specifiche e utili” che vanno dall’assistenza, alla salute, la prevenzione e l’istruzione. Tutti strumenti di welfare aziendale che favoriscono l’equilibrio vita-lavoro.
“In HUB 799 crediamo fortemente nell’importanza del benessere del nostro team. A partire dal nostro percorso di education Academy 799, grazie al quale i futuri consulenti hanno la possibilità di sentirsi seguiti e valorizzati fin da subito. Non mancano poi misure di welfare più specifiche, come la polizza salute che mettiamo a disposizione non solo dei dipendenti ma anche dei collaboratori”, ha commentato Alessandra Bianchi Responsabile Formazione e Marketing di HUB 799.