Con l’obiettivo di rendere le giornate sulla neve il più sicure possibile per tutti, ormai da quasi un anno è entrato in vigore il decreto legislativo 40 che prevede una stretta ai comportamenti irresponsabili sulle piste da sci. Con circa 5.782 km di piste presenti sul territorio nazionale, lo sci rappresenta da sempre uno degli sport amatoriali più apprezzati dagli italiani. Tuttavia fino a poco tempo fa non si disponeva ancora di regole per praticarlo in sicurezza e ad oggi il tasso di infortuni sulle piste da neve è ancora molto alto.
Qualche dato? Da una recente indagine dell’Astat (L’istituto provinciale di statistica ufficiale in Alto Adige), sulla stagione 2021/2022, è emerso che in pochi mesi sulle piste altoatesine si sono registrati 8.492 incidenti. La caduta senza il coinvolgimento di terzi è la causa di infortunio più frequente e riguarda il 75,1% dei casi, segue la collisione con altre persone (13,7%). La metà degli infortuni avviene sulle piste rosse (di media difficoltà) e la fascia interessata è quella tra i 50 e i 60 anni.
Si spera dunque che questa stretta possa rendere più responsabili gli sciatori amatoriali e più sicure le discese.
Una delle più importanti novità riguarda l’obbligo del casco per tutti gli sciatori minorenni, pena sanzioni fino ai 150 euro per i trasgressori. Inoltre, la “responsabilità” è alla base di questo nuovo decreto. Lo sciatore infatti deve essere il più possibile consapevole delle proprie capacità, evitando di mettere in pericolo se stesso e gli altri. Il che significa: rispettare le precedenze o non esagerare con la velocità o con le piste troppo difficili per il proprio livello di preparazione.
A queste regole se ne aggiungono altre universali dettate dal buon senso:
- chi scende deve farlo tenendosi lontano dagli sciatori a valle;
- si può sorpassare sia a monte sia a valle, ma a condizione che ci siano spazio e visibilità sufficienti;
- agli incroci bisogna modificare la traiettoria e ridurre la velocità;
- non ci si ferma vicino a dossi o in luoghi senza visibilità;
- in caso di cadute bisogna liberare la pista il prima possibile;
- prestare soccorso è un obbligo e chi non lo fa, o non chiama i soccorsi, rischia una sanzione da 250 a mille euro;
- non si possono percorrere le piste da sci a piedi o con racchette da neve “salvo casi di urgente necessità”;
- in caso di scontro tra sciatori la legge presume, fino a prova contraria, che entrambi abbiano la stessa responsabilità.
Assicurazione obbligatoria
Con l’entrata in vigore del nuovo decreto, ogni sciatore e snowboarder dovrà dotarsi di un’assicurazione per responsabilità civile da danni o infortuni a terzi. Chi si presenta senza pagare dovrà sostenere fino a 150 euro di multa oltre allo skipass, che rappresenta già di per sé una spesa importante.
Generali Italia ha ideato una polizza dedicata, che permette di sciare in sicurezza.
Si tratta dell’assicurazione per Responsabilità Civile della Vita Privata che tutela l’assicurato se involontariamente provoca un danno ad un’altra persona (non un familiare) e ne è responsabile.
Il danno può comportare una lesione alla persona o un danno alle cose.
L’assicurazione è valida su tutte le piste da sci alpino, in tutto il territorio nazionale e il suo costo varia in base ai massimali scelti.
Un investimento che vale sicuramente la pena per potersi godere al meglio le giornate sulla neve.
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